La sventurata rispose (parte prima)
Come promesso, per l'ultima newsletter del 2024 ho risposto a un po' di vostre domande. Nella prossima puntata faccio rispondere Dan.
Come funziona il sistema universitario?
La laurea base è di tre anni, quella che loro chiamano Bachelor of Degree. Dopo quella chi vuole studiare ancora può fare il PhD, il master oppure la Law School - la scuola di legge per diventare avvocato - oppure la Med School per diventare medico. A differenza dell’Italia, in Usa il titolo di dottore - il nostro Dott - si dà solo a chi ha preso il PhD.
È più facile comprare casa in Usa rispetto all’Italia da punto di vista burocratico?
Non ho mai comprato casa in Usa, sono sempre stata in affitto. A senso direi di sì, nel senso che la burocrazia è minore. In mercati competitivi come New York c’è però da considerare che vale la regola che vince l’offerta maggiore quindi rispetto al prezzo richiesto, magari c’è qualcuno disposto a pagare di più che quindi vi soffia la casa.
Qual è la festa più sentita? Thanksgiving, Natale, Capodanno?
In un senso Thanksgiving perché è quella universale nel senso che non essendo una festa religiosa è festeggiata da tutti ed è quella in cui le famiglie si riuniscono, gli studenti tornano a casa, etc. Natale pur essendo festeggiato solo dagli appartenenti a una sola religione è però imponente dal punto di vista di tutta la coreografia che si porta dietro: gli addobbi, la corsa ai regali, le feste, le tradizioni. E in questo devo dire che NYC non delude. Poi certo, a NYC si è sempre a contatto con gli estremi per cui se da una parte ci sono le vetrine di Bergdorf Goodman (per me le migliori, vere opere d’arte), dall’altra ci sono i senzatetto che dormono all’angolo, c’è la povertà, c’è gente che lavora ad ore impossibili e fa lavori faticosissimi ed è una cosa con cui il tuo cuore e la tua coscienza devono fare i conti tutti i giorni, a meno di non diventare delle persone completamente insensibili e cieche e sorde verso il prossimo.
Ci sono consigli di massima per cercare lavoro a NY dall’estero?
Chiariamo subito: negli Usa non si può venire a cercare lavoro se non si ha già una green card oppure un tipo di visto che permette di lavorare. L’idea di venire qui da turista o da studente - quindi con visti che non permettono di lavorare - e cercare lavoro è sbagliata. Nessuno assume in modo regolare una persona senza permesso per stare legalmente negli Usa. Certo, c’è il lavoro in nero, alcuni lo fanno, ma è altamente rischioso (se vi beccano rischiate di non potete più mettere piede negli Usa neanche da turista). Per lavorare qui bisogna che qualcuno - una azienda, un’università, un ospedale, un datore di lavoro qualsiasi insomma - richieda la vostra presenza qui e che quindi vi sponsorizzi un visto lavorativo oppure una green card. Per una panoramica sulla questione lavorare negli Usa vi consiglio di leggere questo articolo di Kiara che a NYC ha creato un business ed è bravissima.
Come aspettate l’arrivo della nuova era Trump?
Direi con rassegnazione. Rispetto al 2016 c’è sicuramente un clima diverso, più di rassegnazione ma anche di normalizzazione: Trump ora è appoggiato anche da chi prima si vergognava (pensate a Jeff Bezos, uno su tutti) e dai miliardari della Silicon Valley (spesso narrata come una oasi liberal), un po’ perché si pensa che se il sistema democratico ha retto la prima volta, non c’è motivo di credere che non regga anche questa volta. In molti pensano che se Trump cercherà di fare cose anti democratiche, verrà fermato dal famoso sistema di check and balance su cui si regge la democrazia americana. Dall’altra c’è però il rischio che Trump - proprio perché non può più essere rieletto - faccia cose estreme e che le conseguenze delle sue azioni avranno ripercussioni per generazioni.
Cosa dice la gente di Luigi Mangione?
A parte una minoranza soprattutto tra i molto giovani che lo esalta e lo tratta da eroe, direi che in generale la maggioranza lo considera un assassino, ma spera che il suo gesta possa aprire una conversazione seria e produttiva sulle storture del sistema sanitario perché l’unica certezza è che tutti, davvero tutti, sono stremati, frustrati, furiosi e stanchi delle follie della sanità americana (vedi le mie newsletter precedenti).
Sei stata a vedere la nuova produzione di Sunset Boulevard a Broadway?
No. Ultimo spettacolo visto è stato Annie con Whoopi Goldberg nel ruolo di Miss Hanningan.
Consiglieresti NY a una ragazza di 23 anni con la voglia di scoprire il mondo e la libertà?
Dipende da che interessi ha. Se le piace la cultura, i film , il teatro, i musei, l’architettura sì. Se le piace la natura, il silenzio, i grandi spazi forse no. In ogni caso le direi di prepararsi perchè la vita a NY non è facile e bisogna fare molti compromessi e che la città è molto, molto cara (anche se poi ci sono un sacco di cosa da fare gratis o a poco costo, basta cercare).
NYC e bambini. Il mio ha l’età di Ella e vorrei portarlo a NY a Pasqua. Buona idea? (e domande simili sul portare i bambini a NYC).
A NYC ci sono tantissime cose da fare per i bambini, ci sono tantissimi playground, ci sono due musei apposta per i piccoli, c’è il museo di storia naturale con i dinosauri, ci sono spettacoli, concerti, eventi sportivi e volendo spendere soldi ci sono anche i musical di Broadway. Direi quindi di sì.
Tra 6 giorni a NY: una cosa random che mi consigli di fare?
Visto che fa freddissimo direi qualcosa al chiuso quindi uno spettacolo a Broadway oppure le Rockettes al Radio City Music Hall che sono una tradizione super natalizia. Se non si gela al giardino botanico di Brooklyn c’è Lightscape che è stupendo e vale davvero la pena.
Il Capodanno perfetto a NY.
Da un po’ di anni noi abbiamo questa tradizione: ci riuniamo con altri amici europei e facciamo una festa in casa con conto alla rovescia sia alle 6 (Capodanno italiano) che alle 7 se nel gruppo ci sono dei brits. Alle 8.30 abbiamo finito, tutti a casa, io e Dan mettiamo Ella a letto e ci guardiamo un film. Alle 12 guardiamo in tv la diretta da Times Square giusto il tempo del countdown e poi i fuochi a Central Park che vediamo addirittura dal divano (quest’anno però non ci sono: dovevano farli con i droni invece che con i veri fuochi per ragioni ambientali, ma la ditta che fa lo show con i droni a NY è la stessa di quella in Texas dove c’è stato un incidente che ha ferito un bambino quindi per ragioni di sicurezza è saltato tutto). A parte questo, non ho mai fatto Capodanno a NY in un locale, sempre a casa nostra o di amici quindi non saprei (ma mi immagino prezzi alle stelle).
Torneresti mai a vivere in Italia?
Io sì, assolutamente. Non so però se sarebbe la cosa migliore per Ella e comunque per ora non è in programma, al massimo se ne riparla quando finirà le scuole elementari.
Trump bis: che ne pensate? Sarà un disastro o possiamo sperare bene?
Dipende cosa si intende per disastro e chi è che spera. Per noi - bianchi, classe medio alta, lavoro in proprio - potrebbe anche andare bene: tasse più basse, borsa alle stelle, meno regolamentazioni. Per immigrati, minoranze, classi più povere la vedo ahimè più dura. C’è anche una visione molto dark in cui Trump manda a puttane l’economia Usa, la borsa crolla, il paese va in deficit, i ricchi scappano tutti e chi rimane vive una seconda grande depressione e ci ritroviamo tutti senza casa, lavoro e cibo.
Da figlia adottata di colore in Italia come state vivendo l’adozione in Usa?
Molto bene. La cosa positiva è che siamo riusciti a crearci un piccolo gruppo di amici tra cui altri genitori adottivi bianchi con bambini neri, per cui per ora a Ella non sembra strano che io e lei abbiamo la pelle diversa o che lei sia adottata, cosa che le abbiamo detto dall’inizio. Non sto dicendo che sarà tutto così facile, so che le difficoltà arriveranno, ma per ora tutto bene.
Come pensi andrà con la presidenza Trump + Elon? Danni veri o contenibili?
Tump sta già scaricando Musk? (e domande simili su Musk e Trump)
In parte ho già risposto. La cosa interessante sarà vedere come si metteranno d’accordo su posizioni inconciliabili. Una è uscita proprio ieri: Trump vuole limitare il rilascio dei visti lavorativi, mentre Musk e anche Ramaswamy sono assolutamente contrari perchè con le loro aziende - soprattutto Musk con Tesla e con SpaceX - hanno bisogno di ingegneri e matematici stranieri soprattutto indiani e asiatici, mentre i supporter MAGA di Trump non vogliono stranieri di alcun tipo e questo si aspettano ora da Trump: basta stranieri, soprattutto se non bianchi.
Vacanze in agosto a NYC con marito e figlia di 16 anni.
Per me è un sì, io adoro NYC in estate (ma vi serve l’aria condizionata in casa, mi raccomando).
Cosa si dice dei Maneskin? E di Damiano da solo?
Di Damiano da solo non so, ma Maneskin sono molto amati. Io li andai a vedere alla Hammerstein Ballroom, l’articolo è qui.
Che cosa consiglieresti a chi sta per trasferirsi a NYC?
Di divertirsi, ma senza l’ansia di dover fare o vedere tutto. Di trovare la sua NYC perché ci sono molte NYC e ognuno deve trovare quella che fa per lui/lei. Di tener duro perché a volte la vita qui è davvero difficile. Di farsi degli amici, pochi ma buoni e di fare tantissime conoscenze superficiali - il famoso networking - perché NYC serve anche a quello. E se proprio vuole di leggere il mio libro così capisce tante differenze tra noi e loro.
Laurea in scienze politiche, passione per la politica americana, come renderla lavoro?
In Italia o in Usa? Se in Usa direi di investire in una scuola di specializzazione di qualche tipo per farsi dei contatti e di lì vedere che succede. Oppure tenere d’occhio gli annunci per i posti da volontario o stagista nella varie campagne politiche, ma temo che poi lì ci sia problema di visto/cittadinanza.
Sono stata a NY due anni fa e l’ho trovata rincarata. Ora?
Ora pure peggio.
Che mindet aspettarsi dal mondo del lavoro e università in Usa? Studierò in UIC.
University Illinois Chicago? Il mondo del lavoro universitario è meritocratico ma super competitivo. In Italia siamo abituati a condividere successi e fallimenti così tanto che poi nessuno è davvero responsabile né degli uni né degli altri. In Usa si è molto responsabilizzati subito e quindi si è spesso da soli il che è sia positivo che negativo.
Quanto serve per vivere bene a NY?
Domanda difficile perché come dicevo prima esistono tante NYC: c’è quella mega lusso ma c’è anche quella abbordabile, si può vivere nel West Village o nel Queens, si può mangiare sempre al ristorante oppure cucinare a casa, si può comprare il caffè da Starbucks o dal food cart all’angolo. Se per vivere intendiamo non da turista, i costi fissi più grandi sono l’affitto e l’assicurazione sanitaria (a meno che non sia pagata dal datore di lavoro). In questo momenti gli effetti sono molto alti, per spaventarsi basta guardare qui.
Pro e contro di crescere una figlia a New York.
L’unico contro che mi viene in mente in questo momento è il costo e la qualità delle scuole, per il resto solo pro. Come dicevo prima ci sono tantissime cose per i bambini, a Manhattan non serve la macchina, abbiamo tutto a disposizione e raggiungibile con i mezzi, abbiamo un parco stupendo, a un’ora di metropolitana volendo c’è la spiaggia, i bambini qui si abituano a vedere gente di tutti i colori che parla tutte le lingue, si fa amicizia facilmente con gli altri genitori, insomma solo cose belle. Il costo è ovviamente una variabile importante e ci va rinunciare ad alcune cose (viaggiamo meno, pazienza). Il problema scuola per ora non c’è perché nell’Upper West Side ci sono ottime scuole elementari pubbliche, ma so per esperienza di amici che più si va avanti più la qualità delle scuole pubbliche peggiora e anche di tanto. Vedremo più avanti.
Si chiama la laurea di base bachelor of arts or BA. Ci vuole quattro anni di farla.
Grazie per aver risposto alla mia domanda. Ho letto il tuo libro qualche anno fa ed è stata davvero una lettura piacevole. Ne approfitto per augurarvi un Felice Anno Nuovo! Vera